2022
18F-FDG PET/MRI nel cancro dell’endometrio: revisione sistematica e meta-analisi
Giornale europeo di medicina nucleare e imaging molecolare (2022)
volume 4
Page Range: 9-11
L’articolo afferisce alla branca della medicina nucleare, ove la figura del TSRM è di ruolo chiave in tutte le fasi della procedura dell’esame diagnostico Scopo: presentare i progressi dell’imaging PET/RM ibrido 18F-FDG nell’ambito della stadiazione/ristadiazione del carcinoma endometriale (CE), con particolare attenzione alle valutazioni delle prestazioni e alle analisi dei biomarcatori. Metodi: gli articoli originali sono stati cercati su PubMed, EMBASE e Web of Science, fino a marzo 2021. I rapporti sono stati vagliati per selezionare gli studi che utilizzavano l’acquisizione simultanea di PET/RM, scartando quelli che utilizzavano protocolli sequenziali. Sono stati presi in considerazione studi che includevano coorti eterogenee e/o omogenee di pazienti affetti da tumore pelvico, mentre sono stati scartati i lavori per i quali non è stato riportato il numero esatto di pazienti affetti da CE. Le valutazioni degli articoli selezionati si sono concentrate su (i) valutazione delle prestazioni, (ii) analisi dei biomarcatori. La qualità degli articoli è stata valutata da QUADAS-2. Risultati: sono stati selezionati undici articoli riguardanti gli obiettivi relativi a 18F-FDG PET/MRI EC. La qualità delle carte era generalmente alta. Rispetto ad altre tecniche di imaging, PET/MRI sembra mostrare una maggiore accuratezza diagnostica nel rilevare l’invasione dei tessuti molli e le metastasi addominopelviche dalla EC primaria. Tra i diversi biomarcatori derivati da PET e MRI, il rapporto SUV-ADC sembra essere l’indice più informativo nel differenziare l’aggressività della CE. Inoltre, PET/MRI ha fornito la possibilità di differenziare i cambiamenti post-terapeutici dalla recidiva locale e di rilevare piccole metastasi linfonodali morfologicamente non sospette in pazienti con CE ricorrente, con prestazioni migliori rispetto ad altre modalità di imaging. Conclusioni: I risultati preliminari hanno dimostrato come la 18F-FDG PET/MRI possa essere una valida tecnica di imaging nei pazienti con EC, sia in stadiazione che in ristadiazione, considerando anche la limitata esposizione alle radiazioni.
Riferimenti
- . Dekeyzer S, Nikoubashman O, Lutin B, et al. Distinction between contrast staining and hemorrhage after endovascular stroke treatment: one CT is not enough. J NeuroInterventional Surg. 2016. DOI: https://doi.org/10.1136/ neurintsurg-2016-012290
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