Friday, March 24, 2023

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Work-up diagnostico nella patologia ostruttiva e infiammatoria delle ghiandole salivari

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Authors: Stile Stefania -
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Publication Date

2020

Source Authors

Shuang Zhao, MD, Zhenlin Li

Source Title

Work-up diagnostico nella patologia ostruttiva e infiammatoria delle ghiandole salivari

Source Issue

Journal of Radiology

30

Page Range: 345-367

Tale elaborato afferisce alla branca della risonanza magnetica. La patologia infiammatoria ed ostruttiva delle ghiandole salivari riconosce molteplici eziologie con coinvolgimento del parenchima ghiandolare e/o del sistema escretore. Il quadro clinico è essenziale per indirizzare l integrazione diagnostica con adeguate metodiche di imaging. Sulla base dell’anamnesi e dell’esame obiettivo, possono riconoscersi quattro scenari clinici: (1) tumefazione acuta generalizzata delle ghiandole salivari maggiori; (2) tumefazione acuta di un’unica ghiandola salivare maggiore; (3) tumefazione cronica generalizzata delle ghiandole salivari maggiori associata o meno a xerostomia; (4) tumefazione cronica o persistente di una singola ghiandola salivare maggiore. L’algoritmo diagnostico per la scelta della metodica di imaging più appropriata dipende quindi dallo scenario clinico. L’imaging è essenziale per confermare la diagnosi clinica, per definire l’estensione della patologia ed identificare eventuali complicanze. Le metodiche di imaging disponibili includono l’ecografia, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, anche con scialografia RM.  Disturbi infiammatori e ostruttivi sono più frequentemente osservati nelle ghiandole salivari maggiori (parotide, sottomandibolare e sublinguale) rispetto al piccolo e ghiandole salivari minori sparse. Questi disturbi possono essere causato da condizioni molto diverse.  Il contrasto tissutale superiore con MR consente un’eccellente discriminazione del parenchima e delle strutture duttali. Consente l’uso di sequenze di impulsi sensibili ai fluidi per la scialografia non invasiva. La maggior parte delle sequenze MR lo sono ottenuto con uno spessore della fetta di 3 mm e 0,5 mm a 2 mm con una bobina di testa multicanale.La scialografia RM è un metodo non invasivo per caratterizzare la struttura duttale della parotide e ghiandole sottomandibolari, fornendo un’eccellente alternativa alla scialografia convenzionale. Si esegue con tecniche veloci ad alta risoluzione pesantemente ponderato in T2 con soppressione del grasso ,sequenza spin echo con una bobina di superficie o una bobina di testa multicanale. Diversi studi lo hanno dimostrato La scialografia RM è generalmente accurata quanto quella convenzionale nel rilevare ostruzioni, stenosi e stenosi dei dotti principali, ma è limitata dal tempo di acquisizione richiesto per una singola sequenza e dalla suscettibilità al movimento .

References

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