Authors:
Nannoni A.*, Fiorindi C.*
* Dipartimento delle Professioni Sanitarie, Linea di Produzione Dietetica e Nutrizione (AOUC)
Pubblication Date: 2019-10
Printed on: Volume 1, Special Issue - I Congresso FNO TSRM PSTRP, Publications
INTRODUZIONE
La malattia neoplastica e le cure necessarie, molto spesso determinano perdita di peso corporeo, deterioramento dello stato nutrizionale e malnutrizione che peggiorano lo stato funzionale e clinico generale. Il mantenimento di uno stato nutrizionale ottimale, come dimostrato dalle più recenti linee guida nazionali e internazionali, aiuta a preservare la massa muscolare, migliorare le difese immunitarie, l’efficienza fisica, la risposta alle terapie riducendone la tossicità e, complessivamente, la qualità della vita. Pertanto la terapia nutrizionale deve essere parte integrante della gestione globale del paziente oncologico dal momento della diagnosi di malattia e durante tutto il percorso di cura.
OBIETTIVI
I dietisti dell’AOU di Careggi hanno redatto e condiviso un documento aziendale con lo scopo di definire le modalità di gestione dell’assistenza dietetico nutrizionale del paziente oncologico. L’obiettivo generale è di garantire una tempestiva presa in carico al fine di ridurre l’incidenza di malnutrizione “generale” e le complicanze ad essa correlate attraverso il miglioramento delle problematiche dietetico nutrizionali.
MATERIALI E METODI
Il percorso dietetico si inserisce all’interno dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziale (PDTA) che si sviluppano nell’AOUC per il trattamento di patologie oncologiche (degenza, day hospital e ambulatori). L’intervento del dietista si rivolge principalmente a pazienti:
- con BMI < 20 kg/m2 o, in caso di impossibilità a rilevare il peso corporeo, circonferenza del braccio ≤ 23,5 cm
- con perdita involontaria di peso ≥ 10% negli ultimi 6 mesi;
- nei quali si è verificata o è prevista una mancata alimentazione orale da più o per più di 5 giorni;
- ad “alto rischio nutrizionale o malnutriti” già in trattamento che necessitano di ulteriori follow up;
- che per sede di tumore e/o tipologia di trattamento sono esposti a medio alto rischio di sviluppare malnutrizione e/o sintomi a impatto dietetico nutrizionale e/o sulla qualità di vita;
- inseriti in specifici percorsi in cui è prevista l’educazione nutrizionale per prevenire l’insorgenza di recidive neoplastiche.
Le informazioni relative ai bisogni e pianificazione/attuazione degli interventi nutrizionali vengono registrate su cartella dietetica e condivise con il team clinico assistenziale multidisciplinare nelle varie fasi del percorso di cura; I modelli di riferimento per la pratica professionale sono la metodologia NCP (Nutrition Care Process) dell’Academy of Nutrition and Dietetics e prevede le seguenti fasi: Valutazione Nutrizionale; Diagnosi Nutrizionale; Intervento Nutrizionale e Monitoraggio e rivalutazione Nutrizionale. Il monitoraggio e la rendicontazione degli indicatori di processo e di esito è effettuato quadrimestralmente.
RISULTATI E CONCLUSIONI
Da Gennaio 2018 a Marzo 2019 sono stati valutati 814 pazienti. Di questi il 50% è risultato ad elevato rischio nutrizionale secondo il test di screening Malnutrition Universal Screening Tool (MUST). Il 39% dei pazienti, alla prima valutazione con il dietista, aveva già avuto un calo ponderale involontario ≥ 10% nei precedenti 6 mesi e il 24% compreso tra il 5-10%. I pazienti affetti da neoplasia del distretto testa-collo, dell’apparato gastrointestinale superiore e del pancreas sono quelli risultati a più elevato rischio nutrizionale con un punteggio MUST ≥ 2 presente rispettivamente nel 66%, 44% e 56% dei casi. Secondo gli indicatori di esito stabiliti dal documento, l’89% dei i pazienti presi in carico hanno mantenuto il peso corporeo o contenuto il calo ponderale < 5% durante i primi 3 mesi di terapia oncologica e nessun paziente ha avuto una perdita di peso > 5% per tutta la durata della terapia nutrizionale.