Authors:
Magliano Iolanda
Pubblication Date: 2019-10
Printed on: Volume 1, Special Issue - I Congresso FNO TSRM PSTRP, Publications
Introduzione
La radioterapia del carcinoma mammario sinistro è ampiamente utilizzata per ridurre le recidive loco-regionali. In questi trattamenti le tecniche di Apnea con inspirazione profonda (DIBH), prevengono gli effetti tardivi al cuore e all’arteria coronaria discendente anteriore sinistra (LAD). I pazienti devono essere perfettamente collaboranti affinché l’esecuzione avvenga in modo ottimale.
Obiettivi
Scopo dello studio è dimostrare l’efficacia dell’uso dei dispositivi C-PAP (continuos positive airway pressure) durante il trattamento come alternativa alle tecniche DIBH. L’utilizzo del dispositivo, aumentando la distanza della LAD e del cuore dal CTV (clinical target volume), ne riduce la tossicità. Il ruolo del TSRM (tecnico sanitario di radiologia medica) è quello di: 1) informare i pz (pazienti) sull’esecuzione tecnica del trattamento; 2) verificare il posizionamento, effettuato dal personale infermieristico, del dispositivo C-PAP –ermeticità, flusso costante, condizioni di riproducibilità- 3) simulazione TC (tomografia computerizzata); 4) riposizionamento in fase di trattamento; 5) verifiche ed esecuzione quotidiana del trattamento.
Materiali e metodi
I dispositivi C-PAP vengono utilizzati in modo sicuro dai pazienti con insufficienza respiratoria e BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) per mantenere la pervietà delle vie aeree. Nel nostro utilizzo sia in fase di simulazione che di trattamento, il dispositivo fornisce un flusso costante di aria pressurizzata a 10 cm di H20. Esso è formato da un tubo con un innesto che viene collegato ai gas medicali presenti sia nei bunker di radioterapia che in TC di simulazione; da una maschera individuale che dovrà essere perfettamente adesa al volto dei pz al fine di mantenere costante il flusso di aria pressurizzata. Il setup dei pz viene eseguito allo stesso modo di un classico trattamento di tumore della mammella, utilizzando il “breast board”. Il dispositivo C-PAP non deve intralciare il corretto posizionamento e l’esecuzione del trattamento. I pz verranno informati dal medico che trattasi di una tecnica a “respiro libero” anche se “condizionato”.
Risultati
Gli effetti fisiologici attesi mediante l’applicazione di C-PAP sono un maggiore riempimento ed espansione dei polmoni con la stabilizzazione e l’appiattimento del diaframma con un allontanamento degli OAR (organi a rischio) sopracitati. Nella nostra prima esperienza di studio, abbiamo ottenuto un aumento del volume polmonare del 19%, ed inoltre il torace espanso mediante C-PAP ha dislocato il cuore inferiormente, allontanandolo dalla parete toracica di sinistra. Questo ha permesso di salvaguardare sia la parte cardiaca che quella polmonare. Di seguito sono riportati i valori dei DVH (dose volume histogram) ottenuti: LAD FB (free breathing) v20 vs (versus) LAD C-PAP v20 0,2% vs 0%; LAD Left Lung FB vs LAD LL C-pap V25 29,66% vs 24.51%; Cuore-FB V25 vs Cuore C-PAP V25 1,27% vs 0.86%; PTV (planned target volume) FB+VMAT (volumetric modulated arc therapy) vs PTV C-PAP+VMAT 89% vs 94%.
Conclusioni
Come evidenziato dai dati sopra citati, l’uso del sistema C-PAP risulta efficace nel risparmiare gli OAR, consentendo di ottimizzare la dose al target. Le difficoltà affrontate da pz ed equipe risultano inferiori rispetto all’utilizzo dei sistemi DIBH dedicati. Questi ultimi richiedono un training maggiore ed una completa compliance dei pz che spesso non sono giovani o con un livello socio-culturale adeguato per comprendere l’importanza di tale procedura. Grazie alla tecnica presentata nello studio si può ottenere un vantaggio rispetto alla sola “respirazione libera”. L’immediatezza ed il basso “costo’’ ci permettono inoltre di estendere il suo utilizzo ad una popolazione più ampia.