Authors:
Santoro Rosalinda, Bazzaro Elisa, Forgione Maria Rosa Alba
Pubblication Date: 2019-10
Printed on: Volume 1, Special Issue - I Congresso FNO TSRM PSTRP, Publications
Introduzione
L’introduzione della tomografia computerizzata multislice nello studio dell’apparato urinario ha apportato notevoli vantaggi nel riconoscimento di minime lesioni uroteliali e nella valutazione dell’apparato nella sua totalità in caso di estensioni della malattia. La scelta del protocollo uro-tc e il dovuto adeguamento in base al quesito clinico consente una migliore valutazione rispetto all’esame urografico tradizionale grazie alla versatilità delle numerose rielaborazioni possibili in post-processing dei volumi acquisiti.
Obiettivi
Con il fine di uniformare e semplificare l’attività lavorativa nella gestione dello studio tc dell’apparato urinario, presentiamo un ventaglio di protocolli dedicati che sfruttano la possibilità di combinare più acquisizioni con iniezioni di differenti volumi di mezzo di contrasto (m.d.c.), a più riprese con ritardi prestabiliti e/o velocità differenti (SPLIT TC) e la differenziazione della posizione del paziente da supino a prono. Tutto ciò offre il vantaggio di acquisire immagini soddisfacenti limitando la dose e garantendo esaurienti risultati anche su pazienti molto giovani o con insufficienza renale cronica (IRC) sottoposti a follow up ricorrenti.
Materiali e metodi
Tra marzo 2018 e marzo 2019 sono state eseguite almeno 364 uro-tc in regime ambulatoriale e di ricovero. Questi dati ci hanno fornito un’esperienza tale da poter estrapolare protocolli di acquisizione personalizzati sullo condizioni del paziente e sulle indicazioni diagnostiche in collaborazione con il personale medico.
Nella redazione dei protocolli uro-tc abbiamo prestato particolare attenzione a non superare i livelli diagnostici di riferimento (LDR). Sono stati raccolti valori dosimetrici valutando Computed Tomography Dose Index volumetrico (CTDI vol.) e Dose Length Product (DPL) poi confrontati con i LDR riportati nel decreto legislativo 187 del 2000 ricavati dalle linee guida Europee EUR16262 e con i LDR pubblicati nel 2007 dall’Istituto Superiore di Sanita’. I dati sono stati raccolti e campionati attraverso l’analisi dei DICOM Structured Report con il supporto della fisica sanitaria presente nel nostro Istituto. Questa operazione ci ha consentito la revisione dei protocolli stessi disponendo di un quadro dettagliato delle dosi somministrate al paziente, di limitare al minimo necessario il numero di acquisizioni e di ottimizzare i parametri come milliamperaggio(mA), kilovoltaggio (KV), spessore dello strato, intervallo, FOV (field of view) di acquisizione e di FOV ricostruzione.
Conclusioni
I protocolli ottenuti rappresentano la standardizzazione più semplice riferita ad una successione logica di acquisizioni volumetriche tc con lo scopo di ridurre la dose al paziente e produrre la tecnica appropriata per l’ottenimento di immaging accurate ai fini diagnostici in ambito urologico.